La ricerca in campo nutrizionistico ci ricorda da molti anni l’importanza di assumere almeno cinque porzioni di frutta e verdura ogni giorno. Ma i ritmi sempre più accelerati e le difficoltà nel reperire frutta e verdura di qualità spesso ci impediscono di arrivare alle porzioni consigliate.
Minerali, vitamine, enzimi e componenti fitochimici naturali provenienti da frutta e verdura, come betacarotene, licopene, luteina, antocianine e quercetina, sono la base per la tutela della nostra salute e del nostro benessere.
Se si decide di ricorrere a succhi, frullati, estratti o centrifugati per raggiungere più facilmente la razione giornaliera raccomandata di frutta e verdura, è fondamentale non eliminare tali micronutrienti sottoponendoli a centrifughe troppo violente, poiché la qualità, la bontà del succo e la biodisponibilità di queste sostanze sono direttamente proporzionali alla lentezza dell’estrazione.
A tal proposito si parla già da alcuni anni, anche nel nostro paese, di estrattori di succhi vivi, o slow juicer, elettrodomestici innovativi che rappresentano un vero e proprio fenomeno culturale di notevole rilevanza nella nostra società, in quanto permettono di assumere il giusto quantitativo giornaliero di frutta e verdura e di godere appieno delle proprietà nutrizionali e dei benefici che tali alimenti apportano all’organismo.
Gli estrattori di succhi vivi sono in grado di estrarre succo a 40 giri al minuto da frutta e vegetali, anche complessi, come melograni, fichi d’India, germogli, erba di grano, aghi di pino, acini e vinaccioli d’uva, così come il latte vegetale direttamente dalle mandorle, dal riso e dalla soia. Riducendo al minimo l’attrito che si forma durante il processo di estrazione del succo, un estrattore di succo a 40 giri/minuto consente di conservare una quantità maggiore di micronutrienti come vitamine, enzimi, sali minerali ed antiossidanti. La riduzione dei giri non è inversamente proporzionale al tempo di spremitura, che rimane invariato rispetto a quello degli estrattori a 80 giri al minuto.
L’estrattore di succo vivo è un elettrodomestico che non dovrebbe mancare nelle case di tutti colori i quali stanno cercando di vivere in modo più sano ed alimentarsi consapevolmente. Malgrado i costi proibitivi dei primi modelli lanciati sul mercato, che arrivavano a sfiorare addirittura i mille euro, gli estrattori hanno fin da subito conquistato le fasce di consumatori più esigenti ed attenti ad un’alimentazione sana, in quanto offrono gli strumenti necessari per potersi finalmente curare con i principi attivi della frutta e della verdura.
Come tutti settori tecnologici, anche quello degli estrattori di succhi vivi si sta rapidamente evolvendo verso una sempre maggiore efficienza ed un minor prezzo ed è ora possibile reperire in commercio diversi tipi di prodotti, anche se, per essere certi di mantenere un livello ottimale di qualità dei materiali e del motore, è consigliabile evitare di scendere al di sotto dei €300.
Benché abbiano indubbiamente rappresentato una vera e propria rivoluzione rispetto ai tradizionali frullatori, gli estrattori di prima generazione risultano essere essenzialmente ingombranti, costosi e difficili da pulire, in quanto composti da numerose componenti da smontare ed assemblare. Gli estrattori orizzontali, più adatti ad un uso professionale in ristoranti e bar, sono stati infatti soppiantati dall’avvento degli estrattori verticali, più compatti, economici e facili da gestire in quanto composti da pochi pezzi, assemblabili facilmente ed in modo intuitivo, ovverosia la base, il gruppo di estrazione in acciaio inox, il coperchio ed il pestello. Gli estrattori verticali hanno rapidamente conquistato l’80% del mercato, garantendo comunque una spremitura a freddo a 80 giri.
In molto casi vengono forniti nella confezione anche uno spazzolino per la pulizia, un paio di recipienti per raccogliere il succo ed un manuale sui succhi freschi di frutta, oltre ovviamente al libretto delle istruzioni. Negli ultimi tempi, il lancio degli estrattori a 40 giri/minuto, in grado di lavorare più lentamente e produrre un succo ancora più ricco riducendo al minimo gli scarti ed assai competitivi anche da un punto di vista economico, sta rendendo obsoleti anche gli estrattori verticali ad 80 giri.
Il succo ottenuto dagli estrattori a 40 giri, con spremitura con filtro a maglie strette, contiene circa il 30% in meno di fibre, risultando più omogeneo, limpido, digeribile e decisamente più gustoso anche per i più piccoli. Non sono infatti presenti i fastidiosi residui ed i filamenti fibrosi che la maggior parte degli estrattori generalmente lascia.
Vantaggi e benefici degli estrattori di succo
L’estrattore di succo è un elettrodomestico innovativo che consente di produrre il miglior succo di frutta o verdura autonomamente in casa. Indispensabile per chiunque voglia migliorare la propria alimentazione godendo totalmente dei benefici di frutta e verdura, l’estrattore di succo è un mezzo rivoluzionario, estremamente potente ma dai bassi consumi, che permette di lasciare intatte tutte le caratteristiche nutrizionali del succo.
Dotato di un motore straordinariamente potente, i cui giri al minuto possono variare tra i 40 ed gli 80, a seconda dei modelli, l’estrattore di succo ha un design elegante, che potrà adattarsi a tutte le cucine ed è estremamente facile da utilizzare e pulire, ottenendo un succo qualitativamente migliore rispetto ai centrifugati.
Un estrattore di succo consuma in media 150 watt di potenza e riesce a svolgere le sue funzioni praticamente senza fare rumore. Grazie al suo innovativo metodo di estrazione di succo a freddo, questo elettrodomestico è indispensabile per procurare tutti i micronutrienti utili al benessere dell’organismo, rendendo disponibili gli enzimi e le vitamine naturalmente presenti nella verdura e nella frutta.
Un estrattore di succhi vivi è un investimento che vale assolutamente la pena di fare, considerando anche la possibilità di realizzare anche latti vegetali, gelati, alimenti per bambini e cocktail gustosi in pochissimo tempo.
Per quale motivo conviene estrarre i succhi a freddo e lentamente?
Un frullatore tradizionale gira ad una velocità tale che il vortice d’aria abbatta buona parte delle proprietà nutrizionali del composto. La stessa cosa succede con le centrifughe, infatti la maggior parte dei modelli gira ad oltre 1.000 giri al minuto, arrivando persino a picchi di 30.000 giri. In queste condizioni il succo viene inevitabilmente scaldato ed ossidato, riducendo di 6 volte il contenuto di vitamine, oligominerali e soprattutto di enzimi, che si estinguono già a temperature di 40-42°centigradi. Per mantenere le caratteristiche è fondamentale utilizzare una tecnologia che operi in modo dolce su tali sostanze, preservandone le proprietà nutrizionali, come garantiscono gli estrattori di ultima generazione.
L’estrazione di succo lenta e potente è la modalità migliore, esiste e si utilizza da millenni proprio perché protegge le caratteristiche di frutta e verdura, spreme a fondo e non scalda il prodotto.
Differenza fra estrattori di succo, frullatori e centrifughe
Frullatori e centrifughe svolgono due funzioni diverse. Un frullatore tradizionale è dotato di lame con cui sminuzza gli alimenti, tramutandoli in un composto omogeneo. La centrifuga opera in modo diverso, separando sostanzialmente le parti liquide, il succo, dalle parti solide, le fibre. In genere è necessario aggiungere acqua o latte ai frullati per renderli più fluidi e bevibili, mentre i centrifugati sono privi di parti solide.
I frullatori si prestano per triturare alimenti succosi come albicocche, prugne e pesche, mentre si preferisce la centrifuga per estrarre il succo di alimenti fibrosi come sedano e carote.
La centrifuga sfrutta la rotazione ad alta velocità, dai 1.000 ai 30.000 giri al minuto, di una lama piatta, posta alla base dell’apparecchio, che frantuma gli ingredienti spingendo il succo grezzo attraverso un setaccio a fori di piccole dimensioni, nei quali si ferma la polpa lasciando colare il succo. Nel corso della spremitura, una centrifuga tradizionale genera molto calore al proprio interno ed inevitabilmente penetra una grande quantità d’aria, provocando l’abbattimento della maggior parte delle sostanze nutritive e delle vitamine tramite l’ossidazione. Ciò comporta che il succo prodotto sia di bassa qualità e con uno scarto elevato. Le centrifughe sono, inoltre, apparecchi estremamente rumorosi, poco agevoli da pulire e capita molto spesso che dopo averli provati vengano abbandonati proprio per questo motivo.
L’estrattore di succhi vivi, come abbiamo accennato, opera con una velocità di gran lunga minore, dai 32 agli 80 giri al minuto, ed attua un lavoro di spremitura lenta degli ingredienti, garantendo la conservazione di tutte le sostanze vitaminiche e nutritive. Grazie a questo processo, con la stessa quantità di frutta e verdura si ottiene molto più succo rispetto ad una centrifuga tradizionale e lo scarto che fuoriesce dalla macchina è praticamente secco, ottenendo un vantaggio non solo a livello di quantità ma anche e soprattutto di qualità. Gli estrattori di succo sono estremamente facili da assemblare e pulire, molto meno rumorosi rispetto alle centrifughe tradizionali ed il succo può essere conservato in frigorifero fino a 48 ore.
Gli estrattori permettono sostanzialmente di conservare le sostanze benefiche presenti nella frutta, nella verdura e negli ortaggi, che il più delle volte si perdono con la cottura o l’ossidazione provocata dagli alti giri con cui lavorano le centrifughe ed i frullatori.
Gli estrattori non frullano e non sminuzzano gli alimenti, ma li spremono a freddo permettendo di ottenere un succo compatto e che non si separa a strati come nel caso delle centrifughe. Come abbiamo visto, la temperatura di estrazione del succo è un aspetto estremamente importante nel processo di spremitura, ed è questo il campo in cui si conferma la sostanziale differenza tra la centrifuga e l’estrattore. Gli estrattori di succhi vivi, grazie alle basse temperature, riescono a conservare sei volte più vitamine e cinque volte più nutraceutici rispetto alle centrifughe tradizionali.
Modelli da 80 e 40 giri al minuto
Nel mercato attuale esistono due tipologie di estrattore, entrambe di tipo verticale. Gli estrattori orizzontali, più ingombranti e difficili da pulire, sono ormai obsoleti, anche a causa dei costi poco accessibili, non supportati da un’effettiva qualità maggiore. Il primo tipo di estrattore verticale è un estrattore di vecchia generazione a 80 giri al minuto, che però è ritenuto ormai a fine carriera.
Con l’avvento della nuova generazione a 40 giri al minuto, gli estrattori di tipo verticale hanno guadagnato anche il primato nella capacità di estrazione delle sostanze nutraceutiche contenute nella frutta, negli ortaggi e nella verdura. Il nuovo tipo di estrattore è a 40 giri/minuto, gira più lentamente, estrae più succo, rende di più, scalda ed ossida meno e mantiene intatta la parte enzimatica, che riveste un ruolo ancora più importante delle vitamine e delle altre sostanze nutritive.
I nuovi modelli di slow juicer sono a 40 giri/minuto, e ciò ha causato una svendita sul mercato internazionale dei modelli a 80 giri. In sostanza, le macchine a 40 giri e quelle a 80 sono piuttosto simili, ma quest’ultime sono inferiori come prestazioni, implicano la dispersione di una buona percentuale di enzimi, consumano di più, si bloccano più facilmente, producono scarti maggiori ed estraggono un succo meno gradito al palato.
Oltre all’estrazione dell’intera parte enzimatica e della conservazione delle sostanze nutritive, un estrattore a 40 giri/minuto garantisce anche una maggiore sicurezza sul fronte delle sostanze tossiche emesse dai materiali. I prodotti di plastica, in quanto provenienti dalla materia prima petrolio, se riscaldati rilasciano sostanze tossiche, come il bisfenolo A. Molti prodotti di metallo ossidano ed emettono altrettante sostanze nocive, per cui è meglio preferire il vetro o, meglio ancora, gli apparecchi che non implicano un riscaldamento, come appunto gli estrattori a 40 giri al minuto.
Gli estrattori hanno componenti in plastica, che, anche se di ottima qualità e rigorosamente certificata per il contatto con gli alimenti, è pur sempre plastica e non possiamo affermare che sia BPA free. Ma, come abbiamo accennato, la cessione del bisfenolo A ed altre sostanze nocive avviene solo in determinate condizioni, come le alte temperature ed un tempo eccessivamente prolungato, che non si verificano nell’uso degli estrattori di succhi vivi in quanto, operando a soli 40 giri al minuto, non scaldano le parti a contatto con gli alimenti.
Nei casi in cui il prodotto funzioni tramite riscaldamento, sono obbligatori controlli e certificazioni sulle quantità di sostanze tossiche rilasciate dalla plastiche riscaldate. Gli estrattori a 80 giri al minuto prodotti dai tre big coreani – aziende del calibro di Kuvings, Coway ed Hurom Group Corporation – sono costruiti con ottimi materiali che non rilasciano sostanze nocive. Attenzione ai prodotti cinesi, lanciati sul mercato a prezzi molto appetibili, perché vengono spesso fabbricati con materiali plastici scadenti.
Inoltre, sono pronti per essere lanciati sul mercato anche nuovi estrattori rivoluzionari a 32 giri. Trattasi degli estrattori di ultima generazione, ancora più agevoli da usare, assemblare e lavare e persino in grado di regolare la densità del succo desiderato.
Negli Stati Uniti sono molto diffusi anche i cosiddetti blender, fondati su un meccanismo diametralmente opposto a quello degli slow juicer. Il blender produce succo in pochi secondi, con 30.000 giri, per evitare che abbia il tempo a riscaldare.
Consigli per l’uso degli estrattori di succo
Gli ingredienti, prima di essere inseriti nell’estrattore di succo, vanno preparati e tagliati a pezzi. È possibile inserire mele, pere, fragole ed acini d’uva direttamente con la buccia. Si consiglia di lasciare anche i semini, notoriamente ricchi di polifenoli, che verranno spremuti a loro volta. In caso di frutta con seme duro, come pesche, susine o ciliege, occorre rimuovere il nocciolo. È possibile inserire anche ingredienti più complessi come melograno, accuratamente sgranato, cocco, fichi d’India, germogli, erba di grano ed aghi di pino, ricchi di vitamina C. Per quanto riguarda gli agrumi, si consiglia di estrarli senza la buccia. Quanto alle verdure fibrose, si raccomanda di tagliarle a pezzi piccoli ed alternarli a frutta o verdura ricche d’acqua, in modo da non andare ad appesantire eccessivamente l’estrattore di succo o intasare i beccucci.
Una volta introdotti non occorre premere con il pestino, che deve essere utilizzato solamente in caso di intasamento. Terminato il processo di spremitura degli ingredienti ed ottenuto il succo, se si ha intenzione di riutilizzare a breve l’estrattore o procedere con un nuovo succo con ingredienti diversi, si consiglia di dare una pulita sommaria introducendo un paio di bicchieri d’acqua nell’apparecchio, che provvederanno ad eliminare eventuali residui.
È possibile realizzare anche gustosi latti vegetali di riso, soia, quinoa e frutta secca come mandorle e pinoli, mettendoli ammollo il giorno prima ed inserendoli nell’estrattore alternando l’acqua di ammollo.
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